Dalle tasche degli altri

Santa subito, ma per poco

Il 19 luglio 2002, in quel di Porto Cesareo (Lecce) eressero una statua a Manuela Arcuri, “simbolo di bellezza e prosperità”. Perché a lei e non a Monica Bellucci, a Barbara D’Urso o a Elisabetta Gregoraci? Più talento? Più tette? Non è dato sapere.

I pescatori, prima di andar per mare, erano soliti palparle il sedere, mentre le loro mogli storcevano il naso. Un po’ questo, un po’ le perplessità sull’iniziativa di qualche inguaribile moralista, fatto sta che 8 anni dopo il Comune rimosse il monumento. Poi cambiò l’Amministrazione e il nuovo sindaco, più aperto alla modernità, nel luglio scorso ricollocò la statua sul lungomare, dopo un accurato restauro del sedere, deteriorato dai palpeggiamenti.

Infine nei giorni scorsi la Arcuri, già beatificata nel marmo, è stata santificata grazie al miracolo di aver resistito alle avances di Berlusconi, che le prometteva la conduzione di Sanremo in cambio di una cena elegante con consueto dopocena.

“È la dimostrazione che in Italia esistono ancora donne con il senso della decenza” – impazzavano i Blog. “Abbiamo fondato il ‘Manuela Arcuri fan club” scherzava Serena Dandini, mentre i giornali di destra la candidavano sarcasticamente a nuovo leader del PD. Quanto a lei, faceva la ritrosa, accettando con silenziosa modestia il suo ruolo di incorruttibile.

È durata neanche due giorni. Prima è emerso che “la ragazza non avrebbe detto no a una notte a tre con il premier per remore etiche, ma perché ‘prima vedere cammello’ (il contratto di Sanremo); poi è saltato fuori che sarebbe stato Berlusconi a interrompere le trattative, disgustato – lui così chic – da un’intervista osé dell’Arcuri alle Jene. Infine – è storia di oggi – leggiamo che, a detta degli investigatori, “appare fondato il sospetto che l’attrice, insieme al Tarantini, abbia indotto l’amica (tale Francesca Lana, n.d.r.) a prostituirsi”.

Che dire? Con i mezzi che abbiamo a disposizione, è comprensibile la tendenza a dire subito la nostra, reagendo immediatamente agli spezzoni di notizie che ci grandinano addosso continuamente, ma forse un po’ di prudenza e di pacatezza ci eviterebbe delle figure ridicole.

2 thoughts on “Santa subito, ma per poco

  1. Una postilla. La storia dell’intervista alle Iene, “troppo volgare” per il gentleman Berlusconi, evidentemente non regge. Guardata l’intervista però, si capisce tutto (come ha sottolineato anche Concita Di Gregorio): l’Arcuri rilascia salaci commenti sui suoi amanti, giudicandone anche capacità e flop sessuali. E per il nostro Silvio, anche la lontana ipotesi di essere pubblicamente sputtanato sul fronte della virilità, è semplicemente inaccettabile.

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